giovedì 17 novembre 2011

Credevo nell'esistenza di Dio ma mi rendevo conto che qualcosa non andava.

"Io sono salvato Signore?". Quella era la domanda che continuava a farsi strada nella mia mente quel mercoledì sera. Era il Luglio del 1989.
Il giorno dopo, un giovedì appunto, sarei andato ad un campo giovani a Pravernara a cui partecipavo già da diversi anni .
"Io sono salvato Signore?", continuavo a ripetermi.
Diverse volte durante i campi estivi pensavo di essermi convertito per poi tornare però ad avere dubbi sulla mia salvezza. E quella sera, il dubbio non mi lasciava dormire.
Alla vigilia di un nuovo campo temevo di fare di nuovo la stessa esperienza.
Credevo nell'esistenza di Dio ma mi rendevo conto che qualcosa non andava.
Avevo sentito parlare della nuova nascita e mi chiedevo se io avessi realizzato questo.
Continuavo a rotolarmi nel letto.
Poi mi alzai e mi sedetti sul letto. Cominciai a pregare riconoscendo il mio peccato e riconoscendo che Gesù Cristo era morto al mio posto proprio affinché io potessi essere riconciliato con Dio. Chiesi al Signore di entrare nella mia vita e di darmi la certezza della salvezza.
A un certo punto successe qualcosa. Difficile descriverlo a parole.
Fu come se il Signore mi avesse abbracciato.
Fu una nuova consapevolezza, come se la mia vita cominciasse in quel momento.
La gioia irruppe prepotentemente nella mia vita.
Per la prima volta io sapevo di essere al sicuro nelle braccia del Signore.
Sono passati molti anni ma non ebbi mai più dubbi sulla mia salvezza.
"Io sono salvato Signore?" avevo chiesto. Quella sera il Signore mi aveva risposto: SI. (OMAR S.)

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