sabato 3 novembre 2012

«Chi ci vede? Chi ci conosce?»

M’incantavo spesso davanti ad un negozio d’antiquariato, una piccola tazza di te attirò la mia attenzione. Un giorno entrai e chiesi al proprietario di poterla vedere. Era proprio bella non avevo mai visto una tazza come quella! Mentre l’ammiravo mi parve di sentire una voce, come se la tazza mi parlasse … «Io non sono sempre stata così. C’è stato un tempo in cui io ero terra e poi creta. Il mio maestro mi prese e mi rotolò e cominciò a colpirmi… e colpi su colpi e poi ancora colpi». Gridai con quanto fiato avevo in gola: «Lasciami stare!». Ma egli mi sorrise solamente dicendomi «Non ancora». «Poi mi mise su una ruota» continuò la tazza. Dopo questo trattamento cominciai a girare … girare … « Fermati .. mi gira la testa ! » gridai. Il maestro mi rispose «Non ancora».
Poi mi mise in un forno … non ho mai sentito così caldo, pensavo che volesse bruciarmi … e gridai … e bussai alla porta del forno. Lo potevo vedere attraverso l’apertura e potevo leggere attraverso le sue labbra quando Egli scosse la testa per dirmi: “«Non ancora».
Finalmente la porta si aprì … mi mise su uno scaffale e cominciai a raffreddarmi. « Questo va meglio » dissi . Ma subito dopo il maestro mi spazzolò … e mi dipinse interamente … le esalazioni della pittura erano orribili … e io pensai che sarei soffocata. Egli si limitò ad annuire ripetendo: «Non ancora».
Più tardi mi mise nel forno … non nel primo .. . ma in uno, due volte più caldo. Ero sicura che sarei bruciata tutta. Ho invocato, ho supplicato … ho gridato. Per tutto quel tempo potevo vederlo scuotere la testa e dire «Non ancora». Pensavo che non ci fosse speranza per me e che non ce l’avrei fatta. Ero pronta ad arrendermi, ma la porta si aprì ed egli mi prese e mi mise su uno scaffale. Un’ora dopo mi sporse uno specchio e disse «Guardati». Lo feci e dissi «Quella non sono io - non posso essere io! Sono troppo bella».
«Voglio che ti ricordi che so di averti fatto male quando ti ho battuta … ma se non lo avessi fatto saresti seccata. So che la ruota ti ha fatto girare la testa, ma se l’avessi fermata non avresti preso forma. So che ti ha fatto male il caldo nel forno, ma se non ti avessi messa lì ti saresti spezzata. So che le esalazioni erano sgradevoli quando ti ho spazzolata e dipinta, ma vedi, se non lo avessi fatto non ti saresti indurita e non ci sarebbe colore nella tua vita. Ora tu sei un prodotto finito, ora tu sei ciò che avevo in mente quando ho cominciato all’inizio con te! »
Il Signore dice: In mezzo a questo popolo Io continuerò a fare delle meraviglie, meraviglie su meraviglie; la saggezza dei suoi saggi perirà e l'intelligenza dei suoi intelligenti sparirà».
Guai a quelli che si allontanano dal SIGNORE in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?» Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà forse considerato al pari dell'argilla al punto che l'opera dica all'operaio: «Egli non mi ha fatto?» Al punto che il vaso dica del vasaio: «Non ci capisce nulla?» Isaia 29:14-16
Dobbiamo avere fiducia nel nostro Artista celeste, sapendo di essere nelle Sue mani, siamo pure certi che la Sua opera è “molto buona”.

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