sabato 3 novembre 2012

Gesù, e solo lui, poteva ridarmi pace con Dio.

Avevo solo tredici anni quando mio padre morì in un incidente stradale, e da quel momento smisi di credere che potesse esserci un Dio. Se ci fosse stato davvero non lo avrebbe mai permesso.
La nostra vita cambiò molto: mia madre era costretta a lavorare tanto, ed io e mio fratello passavamo la maggior parte del tempo fuori casa. Iniziai a fumare, a fare una vita senza morale, insieme agli amici e alla ragazza che stava con me. La moto, i capelli lunghi, l’orecchino.

Ero un ragazzo come tanti. Sentivo l’attrazione per le cose che trascendevano il mondo materiale. Con gli amici, d’estate, organizzavano sedute spiritiche. Un po’ per gioco, un po’ per curiosità, mi avvicinai ad un mondo che non si vede con gli occhi ma è reale quanto quello che tutti vediamo. Mi ero anche comprato un libro di magia ed avevo fatto un talismano (oggi so che queste cose sono vietate dalla Bibbia e in disgusto a Dio). Tutto ciò non aveva portato nulla di buono in me, anzi ero sempre più incerto del mio domani. In casa c’erano conflitti, la scuola andava malissimo e non potevo continuare così.
Mi ritirai da quella scuola per iscrivermi, in un secondo tempo, all’Istituto d’Arte. E fu una scelta guidata da Dio, perché proprio lì Lui toccò il mio cuore. Il mio professore di disegno sembrava conoscere bene la Bibbia, e rispondeva volentieri alle domande dei miei compagni sulle cose spirituali. Anch’io gli parlai delle mie esperienze nelle sedute spiritiche e gli feci vedere il talismano. Mi fece capire con la Bibbia che erano cose molto pericolose e che mi trovavo nel peccato. Mi invitò a mangiare una pizza e mi espose il piano di Dio per la salvezza dell’anima. Una cosa che fu per me come un grande “colpo in testa”:
“Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.” (1 Cor. 6:9-10)
Dio non era quel vecchio con la barba bianca che mi ero sempre immaginato e che, alla fine, fa entrare tutti in paradiso purché non abbiano ucciso nessuno!!!
Non sarei entrato in cielo. Avevo rubato, bestemmiato, oltraggiato, commesso fornicazione, invocato idoli....
Dio è Santo e mi avrebbe condannato alla morte eterna, all’eterna separazione da lui. Cosa potevo fare? Potevo fare la pace con Dio? Avrebbe mai potuto perdonare le mie colpe?
Il Vangelo è il libro più bello che sia mai stato scritto. Il suo messaggio centrale è l’opera di Gesù. Egli è venuto per salvare i peccatori. E’ venuto per pagare, con la morte sulla croce, tutti i loro peccati e farli entrare in cielo.
Era una bella e soleggiata domenica quando entrai nella mia camera, m’inginocchiai e feci questa preghiera: “Dio mio, so di aver fatto tutte le cose che ti sono dispiaciute, di aver commesso tanti peccati e di non essere degno di entrare in cielo. Ma grazie che Gesù è morto per me, per salvarmi. Ti dono la mia vita. Ti chiedo di entrare nel mio cuore come Signore e Salvatore. Amen.”
Gesù, e solo lui, poteva ridarmi pace con Dio. Infatti è scritto:
“Giustificati dunque per fede abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.” (Rom.5:1)
Da quel momento ho visto la mia vita cambiare completamente.
Non riuscivo più a bestemmiare, e ogni cosa che sentivo intorno a me contro Dio mi faceva soffrire. Parlavo agli altri di Gesù e della pace che mi aveva dato. Ero sereno e il mio cuore traboccava di gioia. Quando andavo a dormire mi sentivo così contento e leggero che mi sembrava di volare. Ogni giorno era un piacere scoprire un po’ di più su Dio; leggevo la Bibbia e frequentavo la chiesa.
I problemi non mancavano, e c’erano ancora i momenti difficili, ma con Dio tutto aveva preso una luce diversa.

Grazie Signore di avermi convinto di peccato, ma anche di avermi fatto vedere la tua salvezza, cioè Gesù, che è morto sulla croce per pagare i miei peccati. Grazie di quel giorno che ho piegato le mie ginocchia e ti ho ricevuto come Signore, nel mio cuore e nella mia vita. E’ stata la cosa più meravigliosa che mi sia mai capitata e non tornerei indietro per tutto l’oro del mondo. Fa che tanti altri possano rinunciare a se stessi e trovare in te la loro salvezza.


Maurizio

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