mercoledì 7 settembre 2011

I suoi occhi mostrarono un tale splendore ch’io non avevo la forza di guardarla.

Un pastore evangelico s’incontrò un giorno con un membro della sua comunità, l’anziano predicatore Jens. Riportiamo qui la loro conversazione:

“Jens, vorrei sapere per quale ragione ti sei convertito.”
L’anziano pescatore si sforzò di raddrizzare un po’ la sua schiena curva.
I suoi occhi splendenti guardarono il pastore, ma sembrava che non voleva parlare. Anzi sembrava di non vedere il pastore, ma qualcosa di molto più lontano. Sul suo viso ruvido e solcato da rughe si manifestò uno splendore festoso. Certamente il suo spirito si occupò di ricordi luminosi, felici.
“Forse è successo molto tempo fa?”
“Si, da allora è passato molto, molto tempo. Sono passati circa 30 anni.”
“E come è successo che ti sei convertito?”
“Come è successo? In un modo straordinario, meraviglioso. E’ successo a causa di una predica.”
“A causa di una predica? Ma quest’è una cosa del tutto naturale.”
“No, pastore, fu una cosa strana, sovrannaturale.”
“Dove hai sentito questa predica?”
“Non l’ho sentita, l’ho vista.”
“Tu l’hai vista?”
“Si, la vedevo ogni giorno, convivevo con essa. Nella mia vita ho sentito tante prediche, ma non mi impressionavano. Generalmente non sono importanti. Ma le prediche con le quali si convive tutti i giorni, quelle sono utili davvero.”
“Ma dunque insieme con che predica sei vissuto?”
“Con mia moglie morta.”

“Tu parli per enigmi. Non si può convivere con una donna morta.”
“Eppure si può pastore! Dio può farlo. E’ facile!”
“Raccontami!”
“E’ raccontato presto. Mia moglie ed io avevamo lo stesso carattere. Tutt’e due avevamo la testa calda, eravamo impetuosi. Spesse volte ci siamo scontrati duramente,
Poi lei s’è convertita. Per lo meno disse di essersi convertita. Ma io di questa conversione vedevo poco, soltanto all’inizio un po’. Dopo un certo tempo le cose tornavano allo stato di prima. Lei frequentava la radunanza, leggeva e pregava a casa. Inoltre mi faceva la predica, cioè mi parlava della mia iniquità. Mi disse : “Tu devi convertirti!” Qualche volte piangeva pure, per portarmi alla conversione.

Ma la sua condotta era cambiata ben poco, quasi per niente. Ed ogni tanto c’erano ancora degli scontri pesanti. Mi beffavo di lei, cercavo di provocarla e di stuzzicarla, perché odiavo quell’ipocrisia. E lei, con la sua religiosità, non riusciva a sopportare la mia reazione. Bastavano dunque poche parole per causare una guerra fra noi due. Dopo tali scontri tante volte lei piangeva, ma le sue lagrime non mi impressionavano.
Un giorno lei, essendo tornata dalla sua radunanza, mi disse: “Jens, ma non vuoi mai convertirti?”
“A cosa dovrei convertirmi?” domandai arrabbiato.
“Ad una nuova vita!”
“Hai tu forse una nuova vita?”
“Si, io ci credo, in tutta la mia debolezza. Jens, non guardare a noi, perché siamo deboli, ma guarda a Dio!”
“Dio, io non posso vederlo, ma posso vedere te. Ed il tuo cristianesimo non mi piace!”

Ma una sera, , tornò a casa dopo la riunione della sera . Vedendola quasi mi spaventai. Il suo viso fu bianco come questa parete qui. Non disse nessuna parola. Durante alcuni giorni era tutta silenziosa, non parlava quasi affatto. Temevo che stava per perdere la ragione.

Un giorno stetti seduto in una stanza, riparando le reti per la pesca.

 Allora lei venne e si sedette accanto a me. I suoi occhi mostrarono un tale splendore ch’io non avevo la forza di guardarla. Lei mi prese per la mano e mi disse: “Jens, ho pregato Dio di perdonarmi, perché con la mia condotta ho fatto disonore al Suo nome .Ho detto tante volte che sono santa ma di santità c’e poco in me , io ebbi dei sentimenti strani in quel momento , lei continuò e disse :”voglio chiedere perdono anche a te “.
Mai nella mia vita ho sofferto tanto quanto in quel momento .Se mi avesse rimproverato duramente sarebbe stato molto più facile per me .Da quel giorno in poi mia moglie era morta ma morta al peccato , mi capisce vero pastore ?.
“si capisco ma dimmi Jens da allora lei non s’è mai più arrabbiata ?”
Io facevo tutto il possibile per stuzzicarla , mi accorgevo specialmente all’inizio, che anche in lei c’era la carne ; lei mi capisce vero pastore ? Ma lei ormai aveva una forza uno spirito del quale prima non avevo sentito niente .Era al sicuro al coperto , nascosta da una potenza celeste , portava una corazza che la mia malvagità non poteva perforare .Era molto difficile per me, per la mia natura cattiva e malvagia , di dover guardare tutti i giorni un viso che rifletteva la pace divina e la gioia del cielo diventavo sempre più cattivo , ma la lei non si impressionava .Dopo tanto mi sembrava di odiarla odiavo quel Dio che abitava in lei , perché Lui mi condannava capivo : QUESTO E’ IL VERO CRISTIANESIMO ! lei non mi doveva più predicare perché lei stessa era una predica .Durante alcuni anni convivevo con questa predica e questa diventava sempre più bella .Alla fine diventò troppo forte per me mi dovetti convertire ! Così è avvenuta la mia conversione

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