martedì 27 settembre 2011

Mi vidi meschina e mi vergognai della mia indecisione, perché tardare?

Quando si osserva un pittore dipingere, si rimane stupiti vedendo come dei tratti indistinti, poco per volta, prendono forma, sino a diventare l’opera che l’artista aveva in mente. Lo stupore si trasforma in ammirazione quando si ascolta come il Signore agisce nel cuore dei propri figli, trasformandoli nel tempo da esseri insensibili e superficiali in persone che vivono e palpitano per Lui. Voglio raccontarvi in che modo il Sommo Maestro agì nella mia vita. Il mio nome é Daniela, vivo alla periferia di Sassari, sono sposata ed ho due figli. Un giorno, Maria Antonietta, una mia cara amica, venne a trovarmi, sprizzava gioia da tutti i pori e desiderava condividere con me la causa di tanta felicità, nella speranza che anch’io prima o poi potessi esserne partecipe. Cominciò a parlarmi di Gesù, del Suo grande amore verso lei e verso ogni singolo uomo, del Suo sacrificio sulla croce per riscattarci dalle grinfie di Satana che vuole tenerci prigionieri. Dopo averla ascoltata per un po' le chiesi di smettere di parlare in  modo così sconclusionato se non voleva che la nostra amicizia finisse drasticamente. Ero indignata! Che cosa  andava farneticando! ...<<Aveva conosciuto il Signore >>. Povera illusa !... <<Io invece non  volevo conoscerLo!>>.  Come se non mi avesse sentito, ella continuò il suo discorso dicendomi che Dio si fa conoscere solo attraverso la Sua Parola, La Bibbia. Dovevo fermare quel fiume di parole,  non  perché temessi che in qualche modo potesse convincermi, ma perché ero certa che ognuno é libero di pensare ciò che vuole, l’importante é essere sicuri che la propria opinione sia quella giusta  (all’epoca non mi chiedevo se quell’opinione venisse da una fonte non inquinata).  Per me era inammissibile che proprio lei mi facesse una predica, lei che non era mai andata regolarmente in chiesa; io invece mi ero sempre preoccupata ed avevo curato la preparazione dei miei figli alla religione cattolica di Roma, certo li avevo affidati alla cura del Sacerdote e dei suoi collaboratori, persone preparate, perché mi rendevo conto di avere sull’argomento solo una vaga infarinatura, tuttavia, avevo sentito il giusto impulso, che almeno i membri della mia famiglia avessero una  maggiore conoscenza in merito.  Il fatto che ormai ogni persona della famiglia avesse ricevuto tutti i sacramenti relativi alla loro età, mi dava una certa tranquillità e in più la sicurezza che avessero tutti i requisiti per essere dei buoni cristiani; la mia amica che invece parlava così tanto di Cristo, non aveva  neppure battezzato il suo ultimo nato, asserendo che  “ si diventa figli di Dio, non per una scelta fatta da altri, ma responsabilmente, dopo aver conosciuto e creduto a quanto Dio dice nella Sua Parola”. Ero proprio scandalizzata e salutandola sperai di rivederla il più tardi possibile. Quando alle volte capitava di parlare di lei non le risparmiavo le critiche, non certo costruttive, per quanto ritenessi di essere una buona cristiana. Tuttavia, per quanto possa sembrare strano fu proprio dal nostro ultimo incontro-scontro che il Signore cominciò a chiamarmi, proprio come il Buon Pastore che cerca e chiama con premura e trepidazione la Sua pecorella smarrita.. Molto prima di questi avvenimenti, mio marito ed io avevamo acquistato con tanti sacrifici un piccolo appezzamento di terreno sul quale poi avevamo costruito la casa che ora abitiamo; nonostante fosse chiaro a me e agli altri il prezzo pagato in rinunce e preoccupazioni, tuttavia realizzavo che l’aiuto del Signore era stato determinante per realizzare il nostro sogno. Proprio per questo motivo sentivo la necessità di ringraziare Colui che mi aveva aiutato, non con le solite preghiere imparate a memoria, ma in modo più tangibile, imponevo che, prima d’ogni altra cosa, tutta la famiglia la Domenica venisse in chiesa, per me era un modo per dimostrarGli la mia gratitudine. Così facendo mi sentivo veramente a posto!
La nostra per molti versi, anche alle altre persone sembrava essere una perfetta famiglia cristiana, e io stessa in qualche modo ci credevo e ne andavo orgogliosa.

 Come mi sbagliavo!

Oggi devo ringraziare il Signore Cristo Gesù e lodarlo, perché vedendo la mia sincerità nel cercare di mostrarGli la mia gratitudine, Egli ha guidato la mia vita in modo tale da poterLo adorare e servire non come a me sembrava giusto ma proprio come  Lui vuole e soprattutto come un atto spontaneo e d’amore non perché costretti e per di più con noia. La mia amica, come é facile immaginare, non perdeva occasione di parlarmi del Suo amato Gesù, ma alla fine vedendo la mia totale chiusura sull’argomento, smise. Meno male che il Signore non si stanca, così un giorno parlando con lei dei figli, delle difficoltà che trovavano negli studi e di come purtroppo non potessi permettermi una insegnante privata, la mia amica interrompendomi mi propose di mandarli da una sua sorella in Cristo che dava lezioni private gratuite, richiedeva solamente che i suoi alunni comprassero una Bibbia e che alla fine delle lezioni si leggesse con lei per una decina di minuti. Che fare? Mi rendevo conto che i miei figli necessitavano di un aiuto scolastico e che non potevo permettermi in quel periodo una spesa in più nel nostro bilancio famigliare, ma sapevo molto bene che purtroppo nel caso che avessi accettato non avrei potuto evitare di parlare della Bibbia; ritenendo tuttavia che il nostro incontro sarebbe stato di breve durata e per il solo periodo estivo e che inoltre niente mi avrebbe impedito di barare, accettai. Per qualche tempo rimandai quella compera adducendo mille scuse, ma vedendo l’applicazione e la cura che questa persona aveva nei confronti di miei figli, mi vergognai rendendomi conto che quanto facevo non era onesto. Quando parlando con lei le chiedevo il perché spendesse così il suo tempo, lei affermava che in verità era il miglior modo di trascorrerlo, infatti faceva tutto questo per il Suo Salvatore. Decisi così di fare anch’io la mia parte acquistando il Grande Libro; proprio in quel periodo ricevetti dall’Enel un rimborso e approfittando di questa circostanza lo comperai trovando anche una vendita promozionale con un grande sconto. E´proprio strano il Signore mi venne incontro in tutti i modi!  Iniziai a leggere la Bibbia quasi subito e in breve tempo cominciai a vedermi come in uno specchio che evidenziava tutto ciò che in me non andava bene. L’immagine di brava persona, che mi ero costruita, basata sui meriti ottenuti grazie alle buone opere, crollava miseramente. Che disastro ero! Capivo che contava poco che fossi stimata persona dabbene dal prossimo, ciò che contava era piacere a Dio e non agli uomini e purtroppo davanti a Lui non potevo mentire. Mi ritornava continuamente alla mente il versetto di Mat.15:8  “Questo popolo Mi onora con le labbra ma il loro cuore é lontano da me>>. Stavo proprio male, mi rendevo conto di trovarmi ad un bivio, uno portava alla perdizione eterna, l’altro alla vita eterna con Cristo, sapevo di dover fare una scelta e questo mi arrecava non pochi problemi. Pensai ai miei genitori, ai fratelli, a mio marito, ai miei stessi figli, avrebbero capito la mia scelta? Ero combattuta e questo dilemma mi faceva stare ancora più male, eppure mi era ormai chiaro che “l’amicizia col mondo é inimicizia con Dio”, cominciai a pregare perché chi era morto per me sulla croce mi desse anche la forza di fare la giusta scelta anche se per andare da Lui dovevo passare per “la porta stretta”.  Man mano che progredivo nella lettura della Sua Parola, il Signore stesso rispondeva ai miei dubbi dandomi coraggio e facendomi capire ciò che voleva da me, in particolare: non una fede fredda basata sulle tradizioni umane o su ciò che é esteriore, ma desidera che lo si ami non a parole ma a fatti, rendendoGli un culto espressione di un cuore innamorato e non una recita imparata da precetti umani. Ormai era tutto chiaro ed anche per quanto riguarda la famiglia (parenti – amici - conoscenti), Gesù  aveva confutato le mie argomentazioni dicendomi chiaramente: <<Chi ama padre e madre più di me non é degno di me>>.    Il Signore aspettava da me una risposta , stava a me decidere che tipo d’amore volevo darGli. Pensai con tristezza al mio continuo tentennare, eppure il mio Salvatore non  esitò davanti alla croce pur di salvarmi, non  rimase mesi valutando le conseguenze del Suo gesto, Egli poiché mi amava lo dimostrò con i fatti.  Continuavo a ripetermi una Sua frase: <<Se uno mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che é nei cieli, se mi rinnegherà  anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che é nei cieli>>. Mi vidi meschina e mi vergognai della mia indecisione, perché tardare?  Il Signore mi amava e mi stava chiamando a Sé.  Accettai con gratitudine il dono della Salvezza, riconoscendomi davanti a Lui e agli uomini una peccatrice indegna del Suo perdono, ma desiderosa di offrirGli la mia vita perché ormai capivo chiaramente che solo Dio Padre per mezzo di Gesù poteva cambiarmi e rendermi degna di Lui purificandomi col suo sacrificio. E´ stato meraviglioso arrendermi al mio Salvatore e scoprire che veramente sulla croce aveva per intero pagati i miei peccati, ora poteva presentarmi al Padre pura. Ero veramente felice. Dal momento in cui ho preso questa decisione il mio più grande desiderio é quello di condividere con altri questo dono senza prezzo. Nel tempo, neppure tanto, ho potuto vedere mio marito e mia figlia riconoscere ed accettare per sé il dono di Dio “la salvezza delle loro anime”, per quanto riguarda le altre persone spero e prego e quando il Signore lo permette parlo di Lui, come in questa circostanza e prego per chi sta cercando la Verità che quanto prima la possa trovare, infatti Gesù ci ha garantito che Lui é la Verità e la Vita ... e che chiunque viene a Lui Egli non lo caccerà via. Ringrazio il Signore Gesù per tutto il Suo amore e desidero che il Suo nome sia lodato e glorificato in eterno. Amen 
Daniela N.


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