venerdì 16 settembre 2011

Ti amo Signore, e ti do la mia vita ancora oggi.

Guerino De Masi  scrive :


Non ho sonno !!! Sarà perché è il 28 luglio e compio 59 anni? Sarà stato il caffè? Quando mai ! Mi sono girato e rigirato, riflettendo e con mille pensieri che passano per la mente e nel cuore. E ho deciso, mi alzo e leggo quei passi della Scrittura che mi sono tornati in mente. Tra questi, ci sono quei brani che ho vissuto intensamente questi ultimi decenni. E sì, decenni! Oramai, la memoria riporta indietro da decennio a decennio... Questi ultimi due decenni hanno avuto un peso notevole nella mia vita. Un peso di esperienza che se avessi potuto scegliere, con la conoscenza del poi, certamente non avrei accettato.

- Poggiandomi su Lamentazioni 3, cerco ora di esternare i miei pensieri e condividere con te che leggi, quali sono stati i miei stati d'animo e quale sono le mie riflessioni, oggi, che compio 59 anni.

versetto 18 Io ho detto: «È sparita la mia fiducia, non ho più speranza nel SIGNORE!» 
Sì, mi è successo ! Ho detto: E' sparita la mia fede e la mia speranza ! Mi sono visto circondato da un muro. Sono passato per un tunnel di tenebre senza intravederne la fine. Delle pesanti catene mi hanno bloccato. Il grido della mia preghiera sembrava che mi si strozzasse in gola. Mi sentivo bersagliato, condizionato e ricattato da quelli che in altri tempi mi erano amici. Una profonda amarezza mi accompagnava quotidianamente. La pace che caratterizzava la mia vita era venuta a mancare. Trafitto dalle frecce del Signore, così mi sentivo davanti alla Sua Parola. Era l'afflizione che deriva dalle scelte errate e che non risparmia i credenti. Sono stato io l'artefice di tutta questa triste esperienza. Oggi ringrazio Dio se dietro tutti questi miei tristi sentimenti provati, posso vedere la mano di Dio che agisce affermando che è Lui che ha sviato il mio cammino squarciandomi mi ha reso desolato. Sì, perché, anche se la colpa è solo mia, Lui rimane sovrano e impeccabile nei suoi giudizi.


 Ciò che voglio richiamare alla mia mente. Ciò che mi fa sperare. Prostrandomi, me ne ricorderò sempre. La mia afflizione, il mio pellegrinaggio e la mia amarezza d'animo. Voglio proclamare la Grazia de Signore. La Sua Compassione infinita. Ogni mattina Lo voglio ringraziare per non avermi completamente distrutto. La Sua Fedeltà è davvero Grande. Ecco perché spererò ancora in Lui, perché è Buono verso chi lo cerca con speranza. Ho trascorso un tempo di solitudine e di silenzio. Dio me lo ha imposto! E stato davvero un grande bene per me stare zitto, nella polvere, portando il giogo e dover porgere l'atra guancia. Espressione familiare alle nostre orecchie, ma tanto difficile da capire e soprattutto da attuare.
Il mio Signore non mi ha respinto per sempre e ho intimamente sentito la Sua Compassione anche quando mi affliggeva, o piuttosto, quando ero afflitto per le conseguenze delle mie stupide scelte.
- L'uomo vive malgrado i suoi peccati !!! che affermazione ! Che contrasto con la nostra umana e diabolica logica. Se uno sbagli, deve pagare. Se pecchi, devi morire. Se sgarri dalle regole, sei tagliato fuori, etichettato, marchiato, bollato vita natural durante. E sì, perché non si tollera che qualcuno non sia così spirituale da non essere come tutti quelli del gruppo: ineccepibile sotto la maschera, tenendo a bada che non vengano allo scoperto quelle parti della propria vita non conformi agli standard che ti permettono di essere definito "dei nostri" !!!
- L'atra sera guardavo le nuvole con mia moglie, e riflettevamo come la pioggia, i fulmini e le intemperie, siano utili per le piante, per l'aria rigenerando l'ozono, e soprattutto, che sono per tutti. Fa scendere la pioggia sui giusti e sugli ingiusti. E sì, l'uomo vive malgrado i suoi peccati... E' la Grazia di Dio che si rinnova ogni mattina.

versetto 40 Esaminiamo la nostra condotta, valutiamola, e torniamo al SIGNORE!

- Esaminare, valutare... in altre parole, ravvedersi. Non pensiamo che sia necessario solo e soltanto per la conversione che ci porta al divenire dei "Figli di Dio"! E' sicuramente una fase indispensabile, ma... non solo. Tutti i giorni, dobbiamo, debbo, tornare al Signore per poter elevare mani e cuore a Dio dei cieli.
Il Signore è perfetto nei Suoi giudizi. Ciò è valso per il suo popolo che finì in esilio e di questo Geremia tratta, ma è altrettanto valido oggi per me. Per te. Ho pianto, e piango ancora, pensando a quei tempi di chiusura del cielo per le mie preghiere. Ho confessato a Lui il mio peccato e la mia ribellione. Il suo castigo era inevitabile, come il castigo del padre sul figlio che ama. Piango su quanti, ancora lontani, forse, hanno bisogno di apprendere dalla disciplina divina, quanto Dio è misericordioso e pronto a perdonare.

Pensavo: è finita per me... Come uno che affonda nelle profonde acque. Non mi sono sentito da meno di Giona... e le alghe mi si attorniavano al capo imprigionandomi inesorabilmente sul fondo.
Ho invocato il Nome del Signore. Il Signore mi si è avvicinato e mi ha detto: "Non temere!

- Sono quasi tre ore che sto qua! L'alba si fa vedere... e anche se è un po’ nuvoloso, so che oggi sarà bello!
Così è della mia vita con Gesù, sta mattina del mio cinquantanovesimo anno.

 Ti amo Signore, e ti do la mia vita ancora oggi.
Fanne ciò che vuoi. Tanto so che nella Tua infinita bontà, hai solo cose speciali e meravigliose per me, come per ogni Tuo Figliuolo.
- Benedici, ti prego, i miei fratelli. Benedici chi sta leggendo queste righe. Benedici mia Moglie Rita, i miei figli , i loro compagni ed i miei nipotini.
- Costruisci un riparo attorno a loro ed aiutali ad imparare per esperienza qual sia la Tua volontà. Buona, perfetta ed accettevole.
- Nel Nome di Gesù.
Amen

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