lunedì 6 maggio 2013

"Ogni cosa è possibile a chi crede".

All'inizio dell'anno 1814, quando la guerra stava devastando l'Europa, delle truppe di Svedesi, di Cosacchi, di Tedeschi e di Russi si trovavano a circa mezzo miglio di marcia dalla città di Schleswig. Numerosi rapporti allarmanti sul loro modo di comportarsi li avevano preceduti e gli abitanti della città erano molto spaventati al loro avvicinarsi. C'era stata una tregua, ma doveva finire il 5 gennaio a mezzanotte, tempo che si avvicinava rapidamente, e tutti gli orrori della guerra e di una licenza sfrenata stavano di nuovo per abbattersi sui poveri abitanti di quel paese.
All'entrata della città di Schleswig, dalla parte dove si trovava il nemico, c'era una casa isolata, abitata da un'anziana e pia donna che, essendo venuta a sapere dell'avvicinarsi del nemico, pregava secondo le parole di un vecchio cantico che Dio "innalzasse un muro intorno a loro".

In quella casa abitavano lei, sua figlia che era vedova e suo nipote che era un giovane di venti anni.

Quest'ultimo, sentendo la preghiera di sua nonna, non poté fare a meno di dire che non capiva come ella potesse chiedere una cosa così impossibile come quella, e cioè che un muro fosse innalzato intorno a loro per difendere la casa dal nemico.

L'anziana donna, che era molto sorda, avendo capito ciò che suo nipote aveva detto, fece notare che lei aveva semplicemente voluto implorare la protezione divina per lei e per la sua casa, poi aggiunse: "Pensi che se veramente fosse la volontà di Dio di costruire un muro intorno a noi, questo gli sarebbe impossibile?"
Alla fine la terribile notte del 5 gennaio arrivò, e sul rintocco della mezzanotte le truppe entrarono da tutte le parti. La casa sopra menzionata era sul ciglio della strada e più grande delle case circostanti che erano solo delle piccole capanne, le quali furono presto invase dai soldati che chiedevano ciò di cui avevano bisogno in termini ingiuriosi e minacciosi. Gli abitanti della casa sul ciglio della strada ascoltavano con ansia, aspettandosi da un momento all'altro di sentire le intimazioni dei soldati alla loro propria porta.

Ma quantunque tutt'intorno a loro si sentissero il rumore confuso delle voci, l'incessante scalpitio dei cavalli, le buffonerie volgari e le risate fragorose, nessuno si avvicinò alla soglia della loro porta. A notte inoltrata l'esercito attraversò la città. Almeno quattro reparti di Cosacchi, feroci e mezzi selvaggi, formavano la retroguardia.



Era caduta molta neve tutto il giorno, seguita poi da una così violenta tempesta che i Cosacchi rinunciarono a proseguire la loro marcia e pensarono solo a rifugiarsi, loro e i loro cavalli, nelle catapecchie che si trovavano sul loro cammino e che per piccole che fossero furono subito più che piene. Simili ad una nube di cavallette, uomini e cavalli si scagliavano contro gli sventurati abitanti, divorando tutto davanti a loro. Che terribile notte per quelli che furono abbandonati alla loro mercé!
Ma in mezzo a tutto quel tumulto e a tutto quel disordine, la casa della donna di preghiera era tranquilla; neanche uno dei soldati di quella banda selvaggia che erano rimasti indietro, neanche un vicino spaventato, si avvicinò alla porta. Trascorsero le ore. Quelle anime che vegliavano si stupivano della loro meravigliosa conservazione; e mentre la fede e il timore possedevano alternativamente il loro cuore, apparve finalmente l'alba.

Ma ecco di nuovo le truppe in movimento, risuona la sveglia, il brutale Cosacco saccheggerà probabilmente ogni casa prima di andare lui stesso alla morte. La preghiera li preserverà ancora dal pericolo che li minaccia ora più che mai? Se finora, grazie all'oscurità e all'uragano che si è scatenato tutta la notte, essi sono sfuggiti all'osservazione, la luce del mattino li tradirà probabilmente e non saranno più risparmiati come altri. No, il Signore non libera a metà per abbandonare in seguito. La fede afferra ciò che gli appartiene e dice: "Non ti lascerò prima che tu m'abbia benedetto"; quell'anziana donna che vegliava là tremando, sperando e pregando, era più potente di tutto un esercito di crudeli Cosacchi. Sì, la sua casa è ancora protetta; non si è sentito nessun passo sul suolo, nessuna mano rude fa' tremare la porta.
Adesso che essi osano guardare di fuori scoprono subito i mezzi di cui Dio si è servito per la loro liberazione. La neve che era caduta così abbondantemente il giorno prima era stata ammucchiata dalla tempesta della notte ad una tale altezza fra la casa e la strada che ogni accesso ne era impossibile, e così un muro si era letteralmente innalzato intorno a loro, secondo la preghiera dell'anziana donna. "Vedi ora, figlio mio, esclamò ella, che era possibile a Dio di innalzare un muro intorno a noi per preservarci dal nemico?"

"Ogni cosa è possibile a chi crede".
Testimonianza tratta da: La Bonne Nouvelle (La Buona Novella) 1869 pag. 213-216

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